Gimp, ma non solo

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Gimp, ma non solo

Messaggio da rgdaroma » mar 8 mar 2016, 11:29

Chi legge i miei interventi su questo forum sa che sono un utente Windows, ma che non mi dispiace provare di frequente qualche distribuzione Linux e alcuni applicativi Open Source, soprattutto dedicati alla fotografia ed alla elaborazione delle immagini.
Non voglio riaprire la polemica fra Gimp e Photoshop (sono un utente di Photoshop che ho regolarmente pagato), ma condividere alcune riflessioni, da fotografo, sulle App che secondo me servono davvero a chi si occupa seriamente di fotografia, sia da amatore che da professionista.

Riflessione numero 1: sia Gimp che Photoshop non sono nati come programmi di foto-ritocco; fanno bene anche questo, ma hanno molte funzioni che un fotografo non sfrutterà mai. A volte è come guidare una Ferrari quando basta un 500.

Riflessione numero 2: a mio avviso, la prima App che serve ad un fotografo deve essere dedicata alla gestione del flusso di lavoro e dell'archivio delle fotografie, il foto-ritocco viene dopo. Quando io torno a casa da un viaggio con la memoria della fotocamera piena di fotografie, devo scaricarle sul PC, magari rinominarle, classificarle, esaminarle sulla "lavagna luminosa" e scegliere quali tenere e quali cancellare, e quali ritoccare (se sono un bravo fotografo le candidate al ritocco dovrebbero essere poche). C'è un buon programma per Linux che si chiama Darktable e serve proprio a questo: in più permette molte elaborazioni di base sulle foto, tipo sviluppo dei file Raw, rotazione, correzione dell'esposizione, ecc. In alternativa esiste Digikam, nato per l'ambiente KDE, ma che con qualche magheggio funziona anche in Gnome

Riflessione numero 3: a questo punto ci può essere qualche foto che necessita di un ritocchino, magari per togliere un palo che spunta dietro la testa di una persona, o un turista davanti alla facciata del Duomo, e allora ben venga Gimp (o Photoshop, o Paint Shop Pro, ecc.).

Riflessione numero 4: una bella foto prende davvero vita quando viene stampata; io personalmente stampo le mie foto su due Inkjet Canon PIXMA e posso confessare che imparare ad ottenere una stampa soddisfacente non è stato per nulla facile. Da questo punto di vista, naturalmente secondo la mia esperienza, con Photoshop si può stampare bene, con Lightroom anche, con Gimp no, perché manca una gestione completa dei profili colore del monitor e delle stampanti e della relativa carta.

Riflessione numero 5: calibrazione del monitor. Un monitor calibrato mostra una foto con i colori abbastanza fedeli all'originale della fotocamera e permette di ottenere una stampa con gli stessi colori (o quasi) che si vedono sul monitor. Un monitor non calibrato è un incubo, per un fotografo serio.
Anche in ambito Linux è possibile calibrare il monitor, sia con Gnome che con KDE, e a questo proposito desidero segnalare il sito oyranos http://www.oyranos.org/ dedicato ad un sistema di gestione del colore per KDE. E' comunque un argomento complicato che andrebbe affrontato in una discussione a parte.

Riflessione numero 6: dedicata a Gimp in particolare. Ho avuto modo di scaricare una versione instabile 2.9.3 dal sito http://www.partha.com ed ho notato diversi miglioramenti, anche a livello dell'interfaccia utente. Quello che seguita a mancare, almeno ad un primo esame, è un browser di immagini che permetta di scegliere visivamente su quale foto lavorare. Ma Gimp è in buona compagnia perché Photoshop ha un browser (Bridge) davvero insufficiente. E qui raccomando ancora Darktable.

Riflessione numero 7: dedicata a chi utilizza i file Raw. Un altro buon programma per lo sviluppo delle foto in formato Raw è Rawtherapee: versatile, flessibile e ragionevolmente veloce. Esiste anche Ufraw, il progenitore, ma la sua interfaccia utente mi pare un po' troppo rozza per gli standard attuali.

Riflessione numero 8 (l'ultima per oggi); l'interfaccia utente: quella di Gimp è ragionevolmente standard e si ispira largamente a Photoshop, i menù e le icone sono dove ci si aspetta di trovarle. Ma se si aprono Darktable, Rawtherapee, Digikam, Ufraw si ha la visione di filosofie di interfaccia diverse, in cui comandi simili sono piazzati in posti diversi, e si fatica non poco a trovarli. Un po' di standardizzazione non guasterebbe e sarebbe a tutto vantaggio dell'utente finale, o fotografo che dir si voglia.

Buona giornata a tutti.
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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da Lazza » mar 8 mar 2016, 16:59

Grazie per il contributo (che sposto in Grafica con software libero). Un piccolo dettaglio:
rgdaroma ha scritto:calibrazione del monitor. Un monitor calibrato mostra una foto con i colori abbastanza fedeli all'originale della fotocamera e permette di ottenere una stampa con gli stessi colori (o quasi) che si vedono sul monitor
Ho visto online, ma potrei sbagliarmi, che per fare questa operazione occorre acquistare un aggeggio abbastanza costoso da mettere sopra al monitor. Poi si fa una calibrazione con un sensore che vede i colori come sono sul monitor e crea un file ICC che poi può essere caricato.

È vero o si può fare anche in un modo che evita di dissanguarsi? :D

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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da rgdaroma » mar 8 mar 2016, 20:08

Per calibrare il monitor, in effetti, serve un aggeggio hardware, un termo-colorimetro, collegato di solito al PC via USB e gestito da un apposito software.
Il più noto di questi oggetti è lo Spyder della ColorPro, che costa, almeno via Internet, intorno ai 250 Euro.
Ve ne sono anche di più costosi, ma non credo di più economici. Purtroppo l'hardware non è OpenSource, al massimo c'è il Do It Yourself.

Si può anche procedere ad occhio, regolando luminosità e contrasto, sia sul grigio che sul Rosso, Verde e Blu, con delle procedure guidate, ma il risultato è abbastanza soggettivo e non sempre soddisfacente. Meglio che niente in ogni modo. Ti consiglio comunque di dare un'occhiata al software per Linux DisplayCAL, forse può essere utile.

Spero di avere risposto alla tua domanda.
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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da Lazza » mar 8 mar 2016, 20:21

rgdaroma ha scritto:Purtroppo l'hardware non è OpenSource, al massimo c'è il Do It Yourself.
Sì in effetti quello è il senso di hardware open (l'autocostruzione). :) Per carità, non dico che uno debba averlo gratis, più che altro a mio modesto avviso, questi sono oggetti che uno non usa ogni settimana. :mrgreen:

Se fosse possibile trovare il modo di noleggiarne uno per un pomeriggio, penso che molte più persone potrebbero calibrarsi il monitor. Intendo: uno spende 250 euro, si calibra il monitor con una misurazione (quanto ci vorrà? 5 minuti?) e poi mette l'oggetto in soffitta a prendere polvere. Che spreco. :(

Edit: ma per dire, un articolo del genere potrebbe andare? Costa comunque 100 euro, ma sempre meglio di 250. :D

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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da rgdaroma » mer 9 mar 2016, 18:28

In realtà un oggetto come lo Spyder o un altro termo-colorimetro non si mette mai in soffitta perché il monitor va calibrato periodicamente, per tenere conto sia dell'invecchiamento della sorgente luminosa (LED o lampade fluorescenti) che illuminano da dietro il pannello di cristalli liquidi, sia della variazione della luce ambiente e della sua temperatura di colore.

A titolo di esempio io calibro i miei due monitor ogni tre mesi circa, e la differenza tra prima e dopo si vede. Non solo, ma tengo il mio Spyder sempre collegato per monitorare la luce ambiente e compensare le sua variazioni regolando luminosità e contrasto dei monito in modo automatico.

Comunque, per chi non è tanto esigente, ma ha una buona capacità di distinguere i colori anche ad occhio, io suggerirei di provare prima con il metodo empirico, magari con il DispalyCAL che ho già citato.

Saluti
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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da rgdaroma » lun 21 mar 2016, 14:59

Ritorno a farmi vivo dopo qualche giorno perchè vedo che la discussione, mai molto vivace, si è di fatto spenta sulla questione della calibrazione del monitor, importante sì, ma non centrale.

L'argomento che avrei voluto discutere con qualche appassionato in più sarebbe stato proprio, come dice il titolo di questo "thread" Gimp ma non solo, e cioè, come usare Gimp, o altro programma di elaborazione di immagini, in un flusso di lavoro fotografico più articolato e completo.

Non voglio negare che le elaborazioni che si possono fare con Gimp o altri programmi simili siano affascinanti, soprattutto per un neofita, e che magari trapiantare un volto da una foto ad un'altra (anche io l'ho fatto un paio di volte) sia divertente. Ma, chiedo scusa, la fotografia è una cosa, l'elaborazione di immagini (o image processing se volete), è un'altra. E la sovrapposizione di competenze è solo parziale.

Se lo volete detto in altro modo, quella del grafico (tanto di cappello) è una professione, quella del fotografo è un'altra; ed è per questo che ho scritto nel mio primo intervento che sia Gimp che Photoshop sono essenzialmente programmi di image processing che si possono anche usare per il ritocco fotografico.

E allora rieccomi con un paio di domande:

1. se qualcuno è fotografo, appassionato o professionista, che programmi, in particolare open source, utilizza ?

2. Oltre a Gimp, esiste un altro programma libero, abbastanza leggero, per elaborare immagini bitmap, come le foto appunto: si chiama Krita. Qualcuno lo conosce e ne ha fatto esperienza ?

Grazie a tutti e buon pomeriggio.
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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da Lazza » lun 21 mar 2016, 18:34

rgdaroma ha scritto:2. Oltre a Gimp, esiste un altro programma libero, abbastanza leggero, per elaborare immagini bitmap, come le foto appunto: si chiama Krita. Qualcuno lo conosce e ne ha fatto esperienza ?
Premetto che non sono un fotografo... Krita l'ho installato, specialmente per il fatto che fa alcune cose che GIMP non fa o fa meno bene. Purtroppo avrei voluto imparare di più su Krita rispetto a ciò che ho avuto tempo di vedere, ma spero di rifarmi presto. :D

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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da fabri66 » mar 22 mar 2016, 23:07

rgdaroma ha scritto:Ritorno a farmi vivo dopo qualche giorno perchè vedo che la discussione, mai molto vivace, si è di fatto spenta sulla questione della calibrazione del monitor, importante sì, ma non centrale....
Ciao rgdaroma, personalmente ritengo l'argomento interessante e mi dispiace di non essere riuscito ad intervenire prima, ma purtroppo per me questo è un periodo molto intenso su tutti i fronti ... visto però che due minuti li ho trovati, approfitto anche per esprimere un mio dubbio personale: quando si parla di fotografia (amatoriale o non) o gli utenti del forum che la praticano sono gran pochi, oppure sono molto timidi ... speriamo che in futuro il gruppo si allarghi ...
... se qualcuno è fotografo, appassionato o professionista, che programmi, in particolare open source, utilizza ? ...
Premettendo che io sono un semplice appassionato (e non uso di proposito il termine "fotografo appassionato" perchè ritengo di non aver ancora raggiunto questo livello :roll: ) fino a quando non ho preso una reflex digitale (quindi parliamo di pochi mesi) ho utilizzato praticamente solamente Gimp in quanto, pur essendo vero che non è un programma espressamente pensato per fotografi, è altrettanto vero che gli strumenti sufficienti (e non solo) per migliorare una fotografia non mancano: curve e livelli oppure livelli (intesi come strati di lavoro) e maschere. Se poi aggiungiamo gli strumenti di G'MIC per operare sui colori (vedi ad esempio "curve interattive" nello spazio colore "LAB") direi che il minimo non manca.
Approfitto per "risegnalare" un paio di blog di Pat David dove si possono apprendere interessanti tecniche di lavorazione e/o miglioramento di una fotografia con Gimp: http://blog.patdavid.net/p/getting-around-in-gimp.html e https://pixls.us/

Da quando invece sono passato alla reflex e quindi alla possibilità di ottenere file in formato RAW, inizialmente ho utilizzato RAWTHERAPEE e ora per curiosità DARKTABLE.
Ad oggi non posso e non voglio sbilanciarmi a favore di uno o dell'altro programma.
Sono molto validi tutti e due, hanno moltissimi strumenti, con i RAW della mia Nikon D90 non ho nessun problema e sicuramente non sono software che si imparano ad utilizzare "bene" in breve tempo.
Teoricamente sono completi e quindi se parliamo di puro sviluppo/miglioramento della fotografia (sia a colori che in bianco e nero) direi che sono indipendenti ... se invece dalla fotografia "tradizionale" vogliamo passare a quella "artistica" (passo breve e quasi scontato con il digitale ... vedi ad esempio https://www.youtube.com/watch?v=F6wvP6nbWRQ e http://gimpitalia.it/forum/viewtopic.php?f=32&t=20195) allora Gimp torna indispensabile :mrgreen:

Riassumendo, la mia risposta alla domanda n. 1 di rgdaroma è: DARKTABLE (o RAWTHERAPEE) + GIMP.
Per il resto (visualizzatori od altro) al momento non ho particolari preferenze.

Ho dimenticato di precisare (ma si sarà capito) che il sistemo operativo che utilizzo per il mio hobby non è Windows ma una derivata di Ubuntu ed esattamente Linux "Voyager" (http://voyagerlive.org/) ...

Detto questo, per ora chiudo ... si potrebbe aggiungere altro, vedremo in futuro.

A presto. Ciao :D
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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da Lazza » mar 22 mar 2016, 23:36

fabri66 ha scritto:Se poi aggiungiamo gli strumenti di G'MIC per operare sui colori (vedi ad esempio "curve interattive" nello spazio colore "LAB") direi che il minimo non manca.
Uh caspita! E io che ho fatto il mio talk su GIMP una settimana fa dicendo qualcosa tipo "GIMP non supporta direttamente le curve in LAB quindi dobbiamo scomporre il livello nei vari canali"... :lol:

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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da fabri66 » gio 24 mar 2016, 22:28

Caro Lazza, G'MIC è un Cappello Magico da Mago pieno di belle sorprese ! E sono così tante che è anche complicato conoscerle tutte !!! :mrgreen:

Io lo vedei bene come parte integrante di Gimp e non come raccolta extra ... ma questa è tutta un'altra storia !

A presto. Ciao :D
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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da MarcoMatico » lun 28 mar 2016, 15:56

Questo è un thread molto interessante, vediamo se, da neoiscritto, riesco a dare il mio piccolo contributo.
Quello che dice l'autore è vero, nel senso che Gimp fa tante cose, ma per la vera elaborazione delle mie fotografie, anche io preferisco Darktable (che uso da qualche mese).
In pratica Darktable è l'antagonista di Lightroom su Windows (infatti quasi sempre chi fa il fotografo utilizza Lightroom e Photoshop per le correzioni finali).
Io attualmente utilizzo Darktable per la scrematura delle fotografie da elaborare, per elaborazioni in serie e per tutta l'elaborazione di colori, tonalità, ecc... di una fotografia, in quanto ovviamente Darktable lavora sui RAW (non so come funzioni RawTheTherapee onestamente).
Concluso il lavoro su Darktable esporto tutto in TIFF e finisco con Gimp (correzioni selettive, artistiche, ecc...).
Personalmente non riuscirei mai (almeno ad oggi) lasciare Darktable per usare solo Gimp, per due motivi:
1) il flusso di lavoro che perderei (quando scatti 500 fotografie, selezionarle su Gimp lo vedo alquanto complicato, almeno rispetto a programmi dedicati).
2) Darktable lavora sui Raw, Gimp no (ma ripeto, non so se RawTheTherapee faccia lavorare Gimp sui Raw).
MC.

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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da rgdaroma » mar 29 mar 2016, 10:35

Rawtherapee può trasferire i file raw elaborati a Gimp, ma non è vero il viceversa, cioè Gimp non può utilizzare Rawtherapee come font-end o plugin per elaborare i file raw.

Esiste però un plugin per Gimp, basato su UFRAW e chiamato gimp-ufraw che permette di aprire i file raw da Gimp senza passare per altre applicazioni. L'interfaccia di Ufraw è del tutto diversa da quella di Gimp ed è, a mio avviso, piuttosto brutta; però funziona.

Sono d'accordo con l'accoppiata Gimp e Darktable, che ripete le modalità di impiego di Photoshop e Lightroom, che io uso da anni in ambiente Windows.

Per inciso, ho avuto modo di provare l'ultima versione, la 2.9 instabile, di Gimp in ambiente Windows e devo dire che non è male: anche l'interfaccia mi pare abbastanza ben disegnata. Con un pizzico di personalizzazioni del tema e dei tasti scorciatoia ci si lavora abbastanza bene, con un solo problema a mio avviso ancora da risolvere e da non sottovalutare: la stampa fotografica.

Ho fatto molte prove di stampa di foto, sia in Windows che in Linux Mint 17.3, con Gimp 2.8 e Gimp 2.9, ma non sono riuscito ad ottenere dei colori accettabili che somigliassero a quelli che vedevo sul monitor, calibrato. Premetto che usando Photoshop o Lightroom le stampe vengono benissimo, pur di lasciare all'applicativo fotografico e non al driver della stampante la gestione del colore.

Se qualcuno ha raccomandazioni o suggerimenti per un problema che è squisitamente fotografico, si faccia avanti.

Buona giornata
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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da MarcoMatico » mar 29 mar 2016, 11:31

Questo tuo argomento sulla stampa fotografica mi "preoccupa" e non poco.
Vorrei capirne di più.
Che intendi per stampa fotografica? Intendi quella "casalinga"?
Io mi avvalgo di una tipografia per la stampa delle mie fotografie elaborate con Darktable + Gimp, dici che anche con questo sistema i colori risultano diversi? O parli di gestione di stampa di Gimp?
Nel senso, se dopo aver elaborato il file con Gimp lo esporto in TIFF e lo stampo in tipografia, il problema della "stampa fotografica" resta o no?
MC.

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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da rgdaroma » mar 29 mar 2016, 12:03

Capisco che devo dare una spiegazione aggiuntiva. Parlando di "stampa fotografica" mi riferisco alla stampa in proprio, cioè a casa su di una stampante capace di qualità fotografica, a partire da una foto digitale, elaborata o meno.

Da qualche anno io stampo da solo tutte le foto che voglio stampare, tipicamente in formato 10 x 15 per i piccoli album magari con le foto dei nipotini per la collezione di mia moglie, e poi in formato A4 oppure A3 per le foto che desidero appendere al muro o raccogliere in album dedicati. Le stampe in grande formato sono tipicamente una su 20 o 30 di quelle che scatto.

Utilizzo due stampanti Canon Pixma a 6 inchiostri, una in formato A4 ed una che arriva al formato A3, su carta fotografica Canon lucida o semi-lucida e ottengo dei risultati di cui sono soddisfatto.

Per arrivare al dunque, io parlavo della stampa casalinga da Gimp o altro programma (io uso in genere Photoshop CC), a partire da un file con profilo sRGB o Adobe RGB, con monitor calibrato e accoppiata stampante/carta di cui è definito il profilo colore. Se si dà una foto da stampare ad un laboratorio esterno, specificandone chiaramente il profilo colore incorporato (di solito sRGB) non ci dovrebbe essere problema nella resa dei colori, purché lo stampatore sappia il fatto suo ben si intende. Naturalmente, non tutti i laboratori sono uguali e ugualmente accurati.

Il problema di cui parlavo è quindi limitato alla gestione delle stampe direttamente da parte di Gimp su stampante locale, sia in ambiente Linux che in ambiente Windows.

Saluti

RGdaroma
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Re: Gimp, ma non solo

Messaggio da MarcoMatico » mar 29 mar 2016, 12:13

Ottimo, esplicativo e preciso come sempre :)
Attualmente mi appoggio ad una tipografia esterna proprio perché ancora non so gestire il monitor, figurati una accoppiata stampante-carta-monitor ecc...
Non è detto che un domani non tenti la via della stampa casalinga, in tal caso questa tua informazione mi sarà molto utile.
Grazie di nuovo.
MC.

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